Valentino: l'intimità reinventata attraverso gli occhi di Alessandro Michele
L’ultima collezione di Valentino, presentata a Parigi per l’autunno/inverno 2025/26, ha offerto un’esperienza visiva e concettuale che sfida le convenzioni del pubblico e del privato. Intitolata “Le Méta-Théâtre Des Intimités”, la sfilata, concepita da Alessandro Michele, ha mescolato alta moda e riflessioni filosofiche, immergendo gli spettatori in un’atmosfera che ricorda un bagno pubblico, dove l’intimità viene esplorata in tutte le sue sfaccettature.
Il tema dell’intimità è centrale nella collezione e viene descritto da Michele come un rifugio illusorio. Il designer afferma: “Nessuna intimità può denudarci in maniera definitiva, nessun velo può essere strappato per porci di fronte al nostro vero sé.” Questa riflessione mette in luce l’idea che il sé autentico, immune dalle circostanze, sia un inganno. Le citazioni di pensatori come Ludwig Wittgenstein, Paul Valéry e Hannah Arendt hanno supportato il processo creativo di Michele, arricchendo la narrazione della collezione.
L’idea di un bagno pubblico come luogo di incontro e riflessione è affascinante. Michele utilizza questo “contro-luogo” per neutralizzare il dualismo tra interno ed esterno, tra intimità ed esposizione. In questo contesto, l’intimità diventa uno strumento di costruzione identitaria, dove il processo di vestizione e svestizione simboleggia l’esplorazione del sé. La sfilata si distingue per il suo ambiente “distopico, perturbante, Lynchiano”, che riflette il massimalismo di Michele, caratterizzato da:
Il denim, spesso associato a un’estetica più casual, trova una nuova dimensione nella collezione con jeans classici abbinati a top in stile corsetteria. Nella prima sfilata co-ed di Valentino, modelli e modelle presentano i codici tipici dello stile Valentino, reinterpretati per il consumatore moderno. Tra i capi spiccano:
La scelta di Michele di esplorare l’intimità in un contesto pubblico è audace e invita alla riflessione. In un’epoca in cui i confini tra vita privata e pubblica sono sfumati, la collezione di Valentino si propone di interrogare il significato di ciò che è intimo e ciò che è condiviso. Il bagno pubblico diventa un simbolo di questo dialogo, un luogo dove le vulnerabilità possono essere esposte.
La sfilata ha visto la partecipazione di una platea d’eccezione, con nomi illustri della moda e dello spettacolo, tra cui François-Henry Pinault, Francesca Bellettini, Alexa Chung e Bianca Balti, accanto a celebrità del cinema come Jared Leto, Alessandro Borghi, Victoria De Angelis e Georgina Rodriguez. Questa fusione di mondi diversi riflette l’approccio inclusivo di Michele, che rende la moda un linguaggio universale di espressione personale.
Il messaggio di “Le Méta-Théâtre Des Intimités” non è solo una riflessione sull’autoidentità, ma anche una critica alle aspettative sociali su come dovremmo presentarci al mondo. Michele sfida le norme convenzionali, offrendo una visione della moda che è un’esperienza estetica e un’esplorazione psicologica. La collezione diventa un manifesto per coloro che cercano di navigare tra la loro identità personale e le pressioni esterne di conformità.
In un’epoca in cui il mondo della moda è spesso percepito come superficiale, l’approccio di Alessandro Michele alla collezione Valentino rappresenta un cambiamento significativo. La sua capacità di mescolare arte, filosofia e moda invita a una riflessione profonda su chi siamo e su come ci relazioniamo con gli altri. Con “Le Méta-Théâtre Des Intimités”, Michele celebra la bellezza dell’individualità e ci esorta a esaminare il nostro rapporto con l’intimità in un contesto sempre più pubblico e interconnesso.