Steinbach avverte: Merz può portare vantaggi per l'Ue, ma è necessario agire in fretta
Armin Steinbach, ricercatore del think tank Bruegel e professore di diritto dell’Unione Europea ed economia presso l’Università HEC di Parigi, ha recentemente commentato le potenziali ricadute della politica economica di Friedrich Merz, leader della CDU, sull’Unione Europea. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Steinbach ha sottolineato l’importanza di un governo solido per la Germania, che si trova in un momento cruciale dopo un periodo di stagnazione economica e recessione. La necessità di decisioni rapide è fondamentale per rivitalizzare l’economia tedesca, che è vitale per il benessere dell’intera Europa.
Steinbach ha messo in evidenza che il programma economico di Merz, che include tagli delle tasse per le imprese, una significativa riduzione della burocrazia e una diminuzione dei contributi sociali, potrebbe rappresentare una spinta necessaria per la crescita economica non solo della Germania, ma anche dell’Europa nel suo complesso. Ecco alcuni punti chiave del piano:
“Se implementato correttamente, il piano di Merz potrebbe trasformare la Germania in un motore di crescita per l’Unione Europea”, ha affermato Steinbach. Tuttavia, la situazione politica attuale presenta delle sfide significative.
Steinbach ha sottolineato che Merz dovrà necessariamente negoziare e scendere a compromessi con i socialdemocratici, suoi partner di coalizione. Questo porta a una previsione di minori investimenti in politiche economiche aggressive e a una maggiore attenzione verso questioni sociali. “Sebbene ci sia un potenziale di crescita, dovremo affrontare un certo ritardo nel vedere i risultati di queste politiche”, ha avvertito.
La formazione del nuovo governo è diventata una questione urgente. La Germania ha già sperimentato due anni di recessione, e le prospettive per il 2025 non appaiono promettenti, con previsioni di crescita zero. “L’attuale governo è un’anatra zoppa da sei mesi, e ogni mese che passa senza un nuovo governo equivale a un mese perso”, ha commentato Steinbach.
Un altro tema controverso sul tavolo di Merz è la riforma del freno al debito, una regola prevista dalla Costituzione tedesca che limita la capacità del governo di indebitarsi. Merz ha espresso l’intenzione di riformare questa regola prima dell’insediamento del nuovo Parlamento, approfittando del vecchio Bundestag. Steinbach ha descritto questa mossa come “senza precedenti e politicamente molto discutibile”.
“Finora, l’uso di questo meccanismo è avvenuto solo una volta, nel 1998”, ha ricordato Steinbach. Tuttavia, non esiste un’urgenza simile per giustificare la riforma del freno al debito in questo momento. “Utilizzare questa fase di transizione per fare ciò che la vecchia maggioranza non è riuscita a fare, significa compromettere il significato stesso della regola di transizione”, ha avvertito.
In questo contesto, Steinbach ha evidenziato che, sebbene ci siano molteplici sfide, la situazione attuale presenta anche opportunità per il nuovo governo. La Germania ha bisogno di politiche economiche che stimolino la crescita e favoriscano un ambiente imprenditoriale più dinamico. Solo con un approccio pragmatico e orientato al futuro, la Germania potrà tornare a rivestire il ruolo di motore economico in Europa, contribuendo così anche al benessere degli altri Stati membri dell’Unione Europea.
Mentre il Paese si prepara a una nuova fase politica, le scelte di Merz saranno fondamentali non solo per il destino della Germania, ma anche per le prospettive economiche dell’intero continente. La situazione attuale richiede decisioni audaci e una visione lungimirante, in grado di affrontare le sfide economiche e sociali che ci attendono. Il tempo stringe e le aspettative sono alte.