
Salone Mobile: come l'export affronta le sfide di dazi e conflitti globali
Il Salone del Mobile di Milano, uno degli eventi più prestigiosi nel panorama del design e dell’arredamento a livello mondiale, si prepara a dare il via alla sua 63a edizione, in programma dall’8 al 13 aprile 2024. Nonostante le incertezze legate alla situazione internazionale, caratterizzata da dazi commerciali, conflitti geopolitici e un contesto economico in continua evoluzione, la manifestazione si presenta con grandi ambizioni, puntando all’estero e al rafforzamento dell’export.
Un evento di grande portata
L’edizione di quest’anno si svolgerà su una superficie di 169.000 metri quadrati presso Rho Fiera Milano, un’area completamente sold out. Saranno ben 2.100 gli espositori provenienti da 37 paesi, con un forte aumento della partecipazione internazionale. In particolare, 306 espositori parteciperanno a Euroluce, il salone biennale dedicato all’illuminazione, che quest’anno vedrà il debutto di una due giorni di Euroluce International Lighting Forum. È degno di nota il fatto che quasi il 45% degli espositori arriva dall’estero, a dimostrazione della crescente attrattiva dell’evento.
Non solo espositori: il Salone del Mobile attira anche una notevole quantità di buyer e investitori. “Il punto di forza della manifestazione – ha affermato Maria Porro, presidente del Salone – è il suo pubblico qualificato, proveniente da 150 paesi, che contribuisce al suo successo e all’impatto lungo tutta la catena del valore”. Questo interesse internazionale è cruciale, soprattutto in un periodo in cui l’export italiano nel settore dell’arredamento ha registrato un rallentamento.
Le sfide del mercato
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha messo in evidenza come la crisi possa rappresentare un’opportunità per il settore: “La storia ci ha dimostrato che nei momenti difficili emerge la capacità di innovare. Il messaggio che arriverà dai padiglioni del Salone è proprio questo”. Tuttavia, i dati parlano chiaro: nel 2023, l’export ha subito una flessione del 2,1%, fermandosi a circa 19,4 miliardi di euro. Le principali statistiche includono:
- Francia: primo mercato per l’export italiano con oltre 3 miliardi, ha visto una contrazione del 3,3%.
- Germania: al terzo posto, ha perso un consistente 6%, sfiorando i 2 miliardi di euro.
- Stati Uniti: nonostante un incremento del 1,5% che porta il mercato a 2,2 miliardi di euro, i dazi introdotti dall’amministrazione Trump rappresentano una minaccia.
- Cina: ha registrato un calo significativo, passando da 686 milioni a meno di 500, con una diminuzione del 13,2%.
A tutto ciò si aggiunge una domanda interna che stenta a riprendersi, rendendo la situazione ancora più complessa per il settore.
Innovazione e cultura al Salone
In questo contesto, il Salone del Mobile si propone come un potente strumento di politica industriale e un apripista verso mercati emergenti. È evidente che l’evento non si limita a essere una semplice esposizione di prodotti, ma diventa un palcoscenico per l’innovazione e la creatività del design italiano.
Il Salone di quest’anno si arricchisce di un progetto culturale di grande valore. L’inaugurazione avverrà al Teatro alla Scala con “The Night Before: Chairs, Objects, Opera” di Bob Wilson, un evento che vedrà l’orchestra del teatro diretta da Michele Spotti e il soprano Marina Rebeka. Inoltre, sarà allestita l’installazione “Mother” di Bob Wilson presso il Museo della Pietà Rondanini al Castello Sforzesco, che aprirà al pubblico dal 6 aprile. Un’altra iniziativa interessante è “Library of Light”, un’esperienza performativa creata da Es Devlin nel cortile d’onore della Pinacoteca di Brera, che vedrà la donazione di duemila volumi da parte della Fondazione Feltrinelli per celebrare il valore della conoscenza.
Non mancheranno allestimenti di alto profilo, come “Dolce attesa”, realizzato dal regista Paolo Sorrentino in collaborazione con la scenografa Margherita Palli, arricchito dall’apporto sonoro di Max Casacci. In aggiunta, “Villa Héritage”, un’installazione curata dal celebre interior designer Pierre-Yves Rochon, reinterpreta il lusso senza tempo della Venezia di Visconti sulle note di Mahler, promettendo di catturare l’attenzione di tutti i visitatori.
In un periodo storico così complesso, il Salone del Mobile di Milano si presenta quindi come un faro di speranza e innovazione nel settore del design, affrontando le sfide del mercato globale con creatività e determinazione.