I truffatori telematici e telefonici trovano sempre nuovi stratagemmi per condurre nella loro trappola i clienti. Ecco la nuova truffaldina trovata.
Le truffe che avvengono mediante i call center sfruttano generalmente l’ingenuità del cliente, specie se si tratta di persone anziane, facendo credere che si stia interloquendo realmente con un’impresa che gestisce l’erogazione di servizi telefonici o di rete.
Tra i principali tentativi di frode, una delle più comune è quella che punta ad ottenere i dati personali del cliente. Ovviamente chi la tende non è mai riconducibile effettivamente alla compagnia per cui si spaccia, ma il fatto che ricopra questo ruolo condurrà la vittima a cedere qualora lo richiedesse il proprio IBAN, ad esempio. Così facendo il truffatore avrà la strada spianata per accedere al conto personale e sottrarre ingenti quantità di denaro.
Ancora maggiormente subdola è la truffa del sì. In questo caso l’intento del losco interlocutore sarà ancora più semplice da raggiungere, ma altrettanto efficace. Sarà unicamente necessario far pronunciare alla vittima la parola ‘sì’, in seguito ad una banalissima domanda.
La risposta verrà poi estrapolata e decontestualizzata mediante applicazioni di montaggio audio. Generalmente viene fatto figurare che il ‘sì’ sia conseguito ad una proposta di accettare un servizio che in realtà non è mai stato proposto.
I call center hanno individuato una nuova modalità di proposta che verrebbe sfruttata per convincere i clienti al cambio del proprio gestore. Il contatto avviene come sempre con una telefonata ed una volta risposto, dall’altro capo del telefono il soggetto con cui state interloquendo si paleserà come vostro gestore. La conversazione avrà inizio con domande generiche, chiedendo ad esempio come ci stiamo trovando con i loro servizi, prima di procedere ad esporci come la chiamata a noi diretta sia stata effettuata per farci prendere un appuntamento con un tecnico per una generica ‘modifica di linea‘.
Il centralinista procederà a spiegare come un’ulteriore azienda abbia bloccato al nostro gestore la possibilità di usufruire della fibra, obbligando il passaggio alla rete FWA 5G. Andando avanti ci verrà spiegato come questa rete non possieda la medesima banda della fibra precedentemente utilizzata, il che potrebbe generare problemi nel caso di sovraccarico della rete 5G.
Questa problematica, anche se da loro verrà definita ‘lieve’, dovrebbe già cominciare a farvi aprire gli occhi. Ma andiamo per gradi. In riferimento allo stesso disguido, ci verrà confermato che il gestore non potrà intervenire direttamente in alcun modo per fornirci assistenza in merito; il trucco truffaldino risiede nel fatto che lo stesso centralinista, giunto a questo punto, annullerà l’impegno precedentemente preso con il tecnico al fine di permettere il corretto passaggio alla FWA, obbligandoci comunque alla stipula di un nuovo contratto con l’azienda telefonica che precedentemente avrebbe bloccato l’utilizzo della fibra. In questo modo la vittima sarà per forza di cose vincolata al ritorno al precedente gestore. Sono molte le persone che sono finite direttamente nel tranello architettato.
Non esiste modo per prevenire questi tentativi di truffa, ma indubbiamente condividere la propria esperienza e spargere la voce con famigliari, amici, colleghi o anche solo conoscenti con cui condividete il medesimo gestore potrà produrre un significativo effetto di contrasto rispetto a questa pratica. Considerando, poi, che l’azienda telefonica tirata in ballo nel corso della chiamata è la nota Telecom – ed indubbiamente non le viene riservata un’ottima pubblicità -, la stessa dovrebbe in prima persona diffondere dei comunicati stampa in cui i clienti vengono messi in allerta sulla possibilità di ricevere truffe simili.