Marasco di Logico: Un registro unico di autoesclusione è fondamentale per il futuro dei giochi
Il mondo del gioco, sia esso online che fisico, sta guadagnando sempre più attenzione, non solo per il suo impatto economico, ma anche per le questioni di responsabilità sociale e tutela dei cittadini. In questo contesto, Moreno Marasco, presidente di Logico, ha recentemente sostenuto la proposta di un Registro unico delle autoesclusioni, evidenziando l’urgenza di un’azione coordinata per garantire la sicurezza dei giocatori.
Durante una conferenza stampa alla Camera nel dicembre 2023, Marasco ha sottolineato l’importanza di un registro unificato per le autoesclusioni, un tema cruciale per entrambi i settori del gioco. “Raccolgo e rilancio l’appello di Cardia, presidente di Acadi, sulla necessità di realizzare un autentico Registro delle autoesclusioni che valga sia per il gioco a distanza che per quello fisico,” ha affermato Marasco, evidenziando la necessità di una visione integrata nella gestione del gioco.
Una delle principali preoccupazioni di Marasco riguarda il fatto che l’attuale registro si limita al solo gioco a distanza. “Sin dalla genesi del Registro, abbiamo contestato l’ambito limitato al solo gioco a distanza. L’”unicità” espressa nel nome stesso è in realtà fuorviante,” ha dichiarato. Attualmente, l’unico strumento in vigore è il Registro Unico degli Autoesclusi dal Gioco a Distanza (Ruagad), che non copre il gioco fisico, lasciando un significativo gap nella protezione dei giocatori.
Marasco ha evidenziato che esistono ora soluzioni tecnologiche in grado di supportare la creazione di un sistema di autoesclusione efficace e accessibile per tutti i tipi di gioco. “La tecnologia ci offre strumenti per consentire la tutela dei cittadini, attraverso l’anonima identificazione dei singoli individui,” ha spiegato. Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso un sistema più inclusivo e responsabile.
Il presidente di Logico ha anche sottolineato la necessità di non procrastinare ulteriormente. “Non si può attendere che il ‘riordino’ del gioco terrestre si concretizzi, poiché ormai si va avanti di proroga in proroga,” ha affermato. Questa situazione rischia di rendere il processo di riforma una chimera, un provvedimento tardivo che non risponde alle esigenze attuali.
Il tema della responsabilità nel gioco è particolarmente rilevante in un contesto in cui il numero di giocatori è in costante aumento. Secondo un report dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il fatturato del gioco in Italia ha superato i 110 miliardi di euro nel 2022, con una crescita significativa anche nel settore del gioco online. Questa espansione ha portato non solo opportunità economiche, ma anche sfide in termini di tutela dei giocatori, in particolare per quanto riguarda la dipendenza e il gioco problematico.
Marasco ha dichiarato che la creazione di un Registro unico delle autoesclusioni rappresenta un passo avanti nella protezione dei cittadini e un’opportunità per migliorare l’immagine del settore del gioco. “Un registro unificato garantirebbe una maggiore protezione per i giocatori e contribuirebbe a un ambiente di gioco più responsabile,” ha aggiunto.
In aggiunta, l’implementazione di un sistema di autoesclusione efficace può portare vantaggi economici. Investire nella protezione dei giocatori significa anche ridurre i costi sociali legati alla dipendenza dal gioco e migliorare la sostenibilità del settore nel lungo termine. La responsabilità sociale d’impresa sta diventando un fattore sempre più cruciale per le aziende operanti nel settore del gioco, e un Registro unico potrebbe essere visto come un segno di impegno verso la comunità.
In conclusione, l’appello di Marasco si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di un’azione coordinata per affrontare le sfide legate al gioco e alla dipendenza. È un invito a considerare non solo le opportunità economiche, ma anche le responsabilità che derivano dall’operare in un settore così delicato e impattante per la società. Con l’avvento di nuove tecnologie e l’urgenza di rispondere alle esigenze dei cittadini, il momento di agire è ora.