L’inverno 2025 segna un periodo di cambiamento significativo nella moda maschile, con un ritorno alle origini che riflette un bisogno di stabilità e autenticità. Durante la recente settimana della moda di Milano, dedicata alle collezioni maschili, sono emerse tendenze chiare, nonostante il numero ridotto di sfilate rispetto al passato. Questa scelta strategica da parte dei marchi si concentra sull’edizione di febbraio, dedicata alle donne, che attira maggiore attenzione internazionale. L’obiettivo è chiaro: creare presentazioni di alta qualità, piuttosto che disperdere risorse in eventi multipli.
In questo contesto di incertezze geopolitiche e consumi in calo, la moda maschile si evolve verso scelte più consapevoli. I designer hanno risposto a questa necessità selezionando tessuti di alta qualità, molti dei quali provenienti dalla filiera italiana. La durabilità non si limita alla scelta dei materiali, ma si riflette anche in uno stile pensato per resistere al passare del tempo. Le proposte attingono a influenze storiche, creando un ponte tra passato e presente, in un periodo in cui la nostalgia gioca un ruolo fondamentale.
Questo richiamo alle origini è evidenziato dall’uso di capi classici come:
C’è anche una forte connessione con la natura, esemplificata dall’uso di pellicce, che rappresentano un elemento primordiale nell’abbigliamento. Designer come Miuccia Prada e Raf Simons hanno portato in passerella capi di pelliccia reinterpretati in modo innovativo. Marchi come Emporio Armani, Dolce & Gabbana e Zegna hanno presentato pellicce maxi, sia eco che tradizionali, integrate in modi che rispondono alle esigenze contemporanee.
Il concetto di comfort e libertà di movimento è centrale in questa nuova visione della moda. I pantaloni si presentano morbidi, con pinces e dettagli come l’elastico in vita. Le giacche sono completamente destrutturate, facili da indossare e perfette per la vita quotidiana. Il focus è sul creare uno stile che permetta di sentirsi a proprio agio, quasi come in casa. Le giacche e i maglioni vengono proposti in versioni a V o con collo a polo, alcuni lavorati a mano con coste grosse, abbinati a bomber di panno impreziositi da ricami, come quelli presentati da Kb Hong.
Il velluto torna prepotentemente, con stili che spaziano dalla versione morbida e cangiante di Emporio Armani a quella total black da sera. Questo tessuto iconico si sposa bene con camicie minimaliste o gilet portati a nudo, riscoprendo una classe che sembrava perduta. Il gilet è uno dei grandi ritorni, indossato sia da solo che all’interno di completi a tre pezzi, mentre la cravatta rimane un accessorio in attesa di tempi migliori.
In un mondo in cui la moda è spesso associata a superficialità e consumismo, questo ritorno a un’estetica più genuina risponde a un desiderio collettivo di autenticità e sostanza. L’inverno 2025 potrebbe rappresentare non solo una stagione di tendenze, ma un manifesto di un nuovo modo di concepire la moda maschile, invitando a riscoprire ciò che è essenziale e duraturo. Se la moda è riflesso della società, questo periodo storico ci invita a riflettere su come vestiamo le nostre identità, riannodando i fili di una tradizione che non smette mai di ispirare.