Il Piemonte si conferma sesta regione europea per investimenti esteri: il segreto della strategia di Peirone

Il 17 febbraio 2025 segna un momento cruciale per il Piemonte, che ha consolidato la sua posizione al sesto posto tra le regioni europee in termini di investimenti esteri, secondo la classifica di fDi Intelligence del Financial Times. Questo riconoscimento non solo mette in evidenza l’efficacia delle politiche promosse da Ceipiemonte, ma rappresenta anche la conclusione di un anno particolarmente favorevole per l’economia regionale.

Dario Peirone, economista e Presidente di Ceipiemonte, ha evidenziato che questo risultato è il frutto di un lavoro iniziato nel 2022, che ha già portato a risultati significativi nel 2023 e ora si conferma nel 2025. La strategia per attrarre investimenti è stata rivisitata, con l’istituzione di una divisione dedicata che ha visto l’inserimento di almeno 20 giovani talenti, molti dei quali con meno di 30 anni e con esperienza internazionale. Questo rinnovamento ha favorito la creazione di sinergie efficaci con la Regione Piemonte, le Camere di Commercio e le Università, integrando reti istituzionali, commerciali e accademiche.

Crescita degli investimenti e risultati tangibili

Negli ultimi quattro anni, il Piemonte ha registrato una crescita degli investimenti superiore all’80%, un dato che dimostra l’efficacia della strategia adottata. Ceipiemonte ha assistito a un incremento significativo delle proposte di investimento, passando da poche decine a quasi 500 situazioni attive nel 2024. Le politiche di market intelligence, i partenariati strategici con attori internazionali e l’assistenza agli investitori hanno fatto la differenza, portando a risultati tangibili.

I principali investitori nella regione includono:

  1. Francia: principale investitore
  2. Stati Uniti: primo paese extraeuropeo

In termini economici, gli investimenti attratti nel solo 2024 sono stimati avere una ricaduta di circa 3,2 miliardi di euro sul territorio piemontese, con la creazione di 2.000 nuovi posti di lavoro. Queste cifre rappresentano un impulso significativo per l’economia locale, in un contesto europeo in continua evoluzione.

Settori chiave e innovazione

I settori che hanno registrato il maggior numero di investimenti includono l’aerospazio e l’automotive, aree in cui il Piemonte è storicamente riconosciuto come un polo di eccellenza. Tuttavia, anche settori emergenti come l’agroalimentare, la meccatronica e i semiconduttori hanno mostrato risultati positivi, evidenziando l’intento della regione di espandere la propria presenza e competitività a livello internazionale.

Torino, la capitale della regione, ha fatto un ingresso significativo nella Top 10 delle grandi città europee per la capacità di attrarre capitali esteri. Questo è un ulteriore segnale della crescente importanza economica e strategica della città, che sta diventando un hub attrattivo per imprese e investitori stranieri.

Sostenere le piccole e medie imprese

Oltre alla strategia di attrazione, è fondamentale considerare le iniziative volte a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) locali, che rappresentano una parte significativa del tessuto economico piemontese. In questo contesto, Ceipiemonte sta lavorando per garantire che anche le PMI possano beneficiare degli investimenti esteri e sfruttare le opportunità offerte dal mercato globale.

Ad oggi, il Piemonte si presenta come un modello di best practice in Italia e in Europa per quanto riguarda l’attrazione degli investimenti esteri. La continua evoluzione della strategia di Ceipiemonte, insieme a un impegno costante nella promozione delle potenzialità economiche della regione, sta contribuendo a costruire un futuro prospero e sostenibile per il territorio.

Il riconoscimento del Financial Times sottolinea non solo il successo raggiunto, ma anche la necessità di continuare a investire nelle politiche di attrazione e nelle sinergie tra i vari attori coinvolti. Con l’auspicio di mantenere e rafforzare questa posizione nel panorama europeo, il Piemonte si prepara a scrivere i prossimi capitoli della sua storia economica, puntando su innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione.

Carlo Mancini

Giornalista appassionato e curioso, Carlo Mancini si dedica a esplorare le sfide e le opportunità del mondo contemporaneo. Con un occhio attento agli sviluppi di cronaca e attualità, Carlo porta nel suo lavoro un mix di rigore investigativo e narrazione coinvolgente. La sua carriera è caratterizzata da una costante ricerca della verità, che lo ha portato a coprire eventi significativi sia a livello locale che internazionale. Con una laurea in Scienze della Comunicazione e anni di esperienza nel settore, Carlo si distingue per la sua capacità di analizzare temi complessi e presentarli in modo chiaro e accessibile. È un sostenitore della trasparenza e dell'etica nel giornalismo, e crede fermamente nel potere delle parole per influenzare il cambiamento sociale. Quando non è impegnato a scrivere articoli o a seguire conferenze stampa, Carlo ama immergersi nella lettura e nella fotografia, sempre alla ricerca di nuove prospettive da condividere con i suoi lettori.

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