Il fascino del vintage: i giovani tra tendenze e stili da Roma a Parigi

Negli ultimi anni, il fenomeno del vintage ha conquistato un posto di rilievo nel panorama della moda, in particolare tra i giovani della Generazione Z e i giovani adulti in Europa. In paesi come Francia, Spagna, Italia e Regno Unito, si assiste a un vero e proprio boom di negozi e piattaforme online dedicati al rivendita di abbigliamento usato. Questo interesse non è solo una questione di risparmio, ma riflette anche uno stile di vita consapevole e attento all’ambiente, evidenziando la crescente attenzione verso l’economia circolare e la sostenibilità.

Secondo un recente report di PwC, il 70% dei giovani della Generazione Z e dei giovani adulti con bambini piccoli preferisce lo shopping second-hand, con abiti e accessori in testa tra le preferenze. Questo cambiamento ha spinto anche le grandi catene di fast fashion a introdurre sezioni dedicate al second hand e alla riparazione. Un esempio si ha a Londra, dove anche gli occhiali da vista sono offerti in versione usata nei negozi e online.

Un incremento del 19% nel mercato dell’usato è previsto per il 2024 rispetto al 2023, segno che il vintage non è più relegato a mercatini per nostalgici, ma si sta affermando come un vero e proprio trend. Le piattaforme online come Vinted e Subito.it, insieme a eventi sociali e pop-up shop, stanno diventando punti di ritrovo per i giovani delle principali metropoli europee.

L’influenza dei social network

In questo contesto, l’influenza dei social network come Instagram e TikTok gioca un ruolo fondamentale. La narrazione visiva e le tendenze virali contribuiscono a rendere il vintage un simbolo di libertà e indipendenza dai brand tradizionali. La voglia di generosità e di condivisione tra le nuove generazioni si manifesta anche attraverso iniziative di baratto e donazione, che stanno diventando sempre più comuni.

Un esempio emblematico è l’organizzazione Vinokilo, che vende abbigliamento usato al chilo in un’atmosfera di festa e comunità. Nato in Germania nel 2016, ha trovato terreno fertile anche in Italia, con eventi imminenti a Ravenna e Pescara, dove i partecipanti possono acquistare capi usati a prezzi vantaggiosi e contribuire a una causa ecologica, riducendo le emissioni di CO2.

La scena vintage a Parigi

A Parigi, la scena del vintage è altrettanto vivace. I giovani sono attratti dalle friperie, negozi dove il vintage è alla portata di tutti. Un esempio è Les Sales Voleurs in Rue Monge, un negozio che rifornisce il suo stock ogni settimana e offre prezzi decrescenti. Ogni venerdì, i vestiti costano circa 5 euro, mentre il prezzo scende fino a 0,95 centesimi il giovedì successivo.

Ma Parigi non si ferma qui. Sans Argent è un negozio senza soldi, dove tutto è gratuito. Questo approccio eco-responsabile incoraggia le donazioni e mira a ridurre gli sprechi. Inoltre, offre laboratori di upcycling e cucito, creando un circolo virtuoso di solidarietà e sostenibilità.

L’italia e il vintage

In Italia, l’organizzazione Humana Vintage, attiva in diverse città come Milano e Torino, ha trovato un pubblico affezionato tra i giovani. Fondata nel 1998, questa iniziativa non solo promuove il vintage, ma sostiene anche progetti di sviluppo nel Sud del mondo, trasformando gli acquisti in un atto di solidarietà.

A Milano, i negozi Share Second Hand Reuse seguono una filosofia simile, raccogliendo e rivendendo abiti usati per sostenere progetti sociali. I giovani sono attratti dalla qualità e dall’unicità di questi capi, che raccontano storie e portano con sé una certa nostalgia.

A Roma, il mercato di Porta Portese è un altro fulcro dell’amore per il vintage. Qui, i giovani si svegliano presto per cercare occasioni imperdibili tra le bancarelle. Sorprendentemente, anche le pellicce usate hanno fatto un ritorno, questa volta acquistate solo per amore degli animali e della sostenibilità. La consapevolezza riguardo ai materiali sintetici inquinanti ha portato a una rivalutazione dei capi vintage.

Infine, i marketplace online come Vinted e Subito.it continuano a guadagnare popolarità. La Generazione Z si è dimostrata particolarmente attiva in queste piattaforme, scambiando e vendendo capi di abbigliamento e accessori. In occasione di festività e ricorrenze, la ricerca di moda second-hand aumenta, e iniziative come Operazione Reselling su Subito.it incoraggiano il riciclo dei regali indesiderati.

La moda vintage, dunque, non è solo una tendenza passeggera, ma un vero e proprio movimento che coinvolge i giovani in tutta Europa. Con un occhio attento alla sostenibilità e un forte senso di comunità, il vintage rappresenta una nuova forma di espressione e di consumo consapevole, dalle strade di Roma alle boutique di Parigi.

Clara Giuli

Sono una giornalista appassionata, con anni di esperienza nel seguire e riportare le notizie dell'ultima ora. La mia carriera è iniziata con un forte interesse per il mondo dell'informazione e la mia curiosità mi ha portato a esplorare ogni angolo della realtà che ci circonda. Dal giornalismo investigativo alle interviste esclusive, cerco sempre di offrire una prospettiva unica e approfondita su eventi che plasmano le nostre vite. Credo fermamente nell'importanza di una stampa libera e responsabile, e mi impegno a fornire notizie accurate e tempestive. Ogni giorno è una nuova opportunità per raccontare storie che meritano di essere ascoltate, e il mio obiettivo è quello di informare, ispirare e coinvolgere i lettori. Quando non sono impegnata a inseguire l'ultima notizia, mi piace immergermi nella lettura di libri e viaggiare, alla ricerca di nuove esperienze e punti di vista.

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