Il drammatico crollo di un palazzo a Bari: il racconto di un passante che si è salvato per un soffio

Il tragico crollo di una palazzina a Bari, avvenuto il 5 marzo, ha scioccato la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli edifici della città. Un video registrato da una telecamera di sorveglianza ha catturato i momenti concitati del disastro: l’edificio che si inclina, poi si accascia su sé stesso, sollevando una nube di polvere e detriti che avvolge tutto intorno. Questo evento ha avuto luogo nel tardo pomeriggio, in via De Amici, nel cuore del quartiere Carrassi, noto per la sua vita vibrante e la sua comunità attiva.

Il filmato mostra chiaramente il crollo in pochi istanti, un evento che ha rischiato di trasformarsi in una tragedia ben più grande. Fortunatamente, in quel momento, la strada era quasi deserta, e solo un passante, che si trovava sul marciapiede opposto, ha avuto la straordinaria fortuna di salvarsi. “Stavo raggiungendo la mia auto, parcheggiata quasi vicino al palazzo. Improvvisamente, ho sentito uno scricchiolio, un rumore sordo che mi ha gelato il sangue. Poi, come un flash, ho visto del materiale che cadeva. Il resto è stato un attimo: ho fatto in tempo ad avere la lucidità di correre via, ma solo un attimo dopo, è crollato tutto. È stato spaventoso, uno scenario apocalittico”, ha raccontato l’uomo alla Tgr, un testimone diretto di uno degli eventi più drammatici della recente storia della città.

Purtroppo, non tutte le persone sono riuscite a mettersi in salvo. Tra le vittime, una donna di 72 anni, Rosalia De Giosa, è rimasta intrappolata sotto le macerie. I soccorsi, accorsi tempestivamente sul luogo dell’incidente, hanno lavorato incessantemente per ore, scavando tra i detriti e cercando di portare in salvo la donna. Grazie alla formazione di una sacca d’aria, creata dalla presenza di una porta blindata che ha mantenuto un pezzo di solaio intatto, Rosalia è stata estratta viva e ferita giovedì sera. “È stata davvero fortunata”, hanno commentato i vigili del fuoco, sottolineando l’importanza di quel piccolo spazio che le ha salvato la vita.

le cause del crollo

Secondo le prime ricostruzioni, Rosalia aveva avvertito il pericolo e stava cercando di fuggire quando il palazzo è crollato. La 72enne viveva al quarto piano e, nonostante l’edificio fosse stato dichiarato inagibile dal febbraio dell’anno precedente, pare continuasse a frequentarlo. Il Comune di Bari aveva disposto lo sgombero delle 20 famiglie residenti a causa delle condizioni precarie dell’edificio, gravemente danneggiato da un allagamento che aveva compromesso un pilastro centrale. Da quel momento, erano stati avviati lavori di risanamento, ma, a quanto pare, non erano sufficienti a garantire la stabilità della struttura.

l’inchiesta e le conseguenze

L’episodio ha spinto la Procura di Bari ad aprire un’inchiesta per crollo colposo. Al momento, non ci sono indagati, ma le autorità stanno esaminando tutte le circostanze che hanno portato a questo tragico evento. La sicurezza degli edifici, in particolare quelli più datati e soggetti a deterioramento, è diventata un tema di grande attualità e preoccupazione per i cittadini baresi. Le immagini del crollo, diffuse sui social media e nei notiziari, hanno suscitato un’ondata di shock e indignazione, con molti residenti che esprimono la propria paura riguardo alla stabilità delle strutture nelle loro vicinanze.

La comunità di Carrassi, storicamente un quartiere vivace e attivo, si trova ora a dover affrontare le conseguenze di questo disastro. Le famiglie sfollate dal palazzo crollato sono state costrette a cercare nuove sistemazioni in un contesto già complesso, in cui la crisi abitativa e le difficoltà economiche si intrecciano. Anche se le autorità locali hanno promesso assistenza alle persone coinvolte, molti si chiedono come sia possibile che un evento di tale gravità potesse essere evitato.

La tragedia del crollo del palazzo di Bari è un monito per la città e per tutte le amministrazioni locali: è fondamentale garantire la sicurezza degli edifici e la salvaguardia della vita dei cittadini. Con l’inevitabile aumento della consapevolezza riguardo a queste problematiche, molti si augurano che questo incidente possa fungere da catalizzatore per migliorare le normative di sicurezza e per incentivare interventi di manutenzione preventiva in edifici storici e non solo. La comunità di Bari, unita nel dolore per la tragedia, guarda ora al futuro con la speranza di un cambiamento significativo e duraturo.

Carlo Mancini

Giornalista appassionato e curioso, Carlo Mancini si dedica a esplorare le sfide e le opportunità del mondo contemporaneo. Con un occhio attento agli sviluppi di cronaca e attualità, Carlo porta nel suo lavoro un mix di rigore investigativo e narrazione coinvolgente. La sua carriera è caratterizzata da una costante ricerca della verità, che lo ha portato a coprire eventi significativi sia a livello locale che internazionale. Con una laurea in Scienze della Comunicazione e anni di esperienza nel settore, Carlo si distingue per la sua capacità di analizzare temi complessi e presentarli in modo chiaro e accessibile. È un sostenitore della trasparenza e dell'etica nel giornalismo, e crede fermamente nel potere delle parole per influenzare il cambiamento sociale. Quando non è impegnato a scrivere articoli o a seguire conferenze stampa, Carlo ama immergersi nella lettura e nella fotografia, sempre alla ricerca di nuove prospettive da condividere con i suoi lettori.

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