Negli ultimi mesi, la situazione economica italiana ha messo a dura prova la capacità di risparmio degli italiani. Secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio mensile Findomestic, in collaborazione con il Gruppo Bnp, solo il 33% degli italiani ha dichiarato di essere riuscito a risparmiare una parte del proprio reddito. La media di risparmio si attesta intorno all’8%, un dato che, sebbene possa sembrare modesto, rivela molto di più sulla mentalità e le abitudini di spesa degli italiani.
Nonostante le difficoltà di accantonare denaro, quasi il 70% degli intervistati ha comunque dei risparmi. Questo dato suggerisce che, sebbene il contesto economico non sia favorevole, molti italiani riescono a mettere da parte qualche soldo, anche se non in modo sistematico. L’analisi ha messo in luce una tendenza interessante: il 65% di coloro che risparmiano ha deciso di investire i propri capitali, mostrando una certa fiducia nel mercato finanziario.
Tra gli investitori, il 55% predilige prodotti finanziari classici, come fondi comuni di investimento o titoli di Stato. Questi strumenti sono considerati più stabili e sicuri, probabilmente anche in virtù del contesto economico attuale, caratterizzato da tassi di interesse in aumento e un’inflazione che continua a preoccupare le famiglie italiane. D’altra parte, il 45% degli italiani che risparmia opta per soluzioni più tradizionali come libretti di risparmio e conti deposito, che offrono una certa liquidità ma rendimenti generalmente più bassi rispetto agli investimenti più dinamici.
Un aspetto preoccupante è rappresentato da una quota significativa di risparmiatori, che raggiunge il 35%, i quali scelgono di mantenere i propri risparmi sul conto corrente, rinunciando a farli fruttare. Questa scelta sembra essere influenzata da una diffusa diffidenza verso il mercato finanziario e dalla paura di perdere i propri risparmi. Questa tendenza è maggiormente riscontrabile tra donne e giovani, che dichiarano di sentirsi insicuri riguardo a investimenti più audaci e rischiosi.
Il rapporto di Findomestic evidenzia anche che oltre la metà (55%) di coloro che hanno risparmi investiti ha rinunciato ad acquisti importanti, come una nuova auto o un viaggio, per mantenere i propri risparmi fermi e beneficiare di rendimenti elevati. Questa strategia di risparmio è stata adottata da circa il 23% del campione totale, che ha deciso di posticipare tali acquisti a causa di un clima di incertezza economica che perdura da diversi anni.
Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, ha commentato: “Il risparmio accantonato ha principalmente uno scopo difensivo: quasi il 70% degli intervistati lo destina alla creazione di una riserva per le emergenze e gli imprevisti”. Questa evidenza dimostra come gli italiani stiano cercando di proteggersi da eventuali difficoltà future, riflettendo una mentalità prudente e cauta che caratterizza il popolo italiano.
Inoltre, Bardazzi ha sottolineato che il 55% degli italiani risparmia per permettersi acquisti significativi in futuro, come un immobile (13% delle preferenze), un’auto o beni per la famiglia (19%) e per sostenere spese importanti per i figli (18%). Questi dati confermano l’importanza del risparmio come strumento per pianificare il futuro e garantire una certa stabilità economica alle famiglie.
Tuttavia, l’analisi mette in luce anche alcune criticità nella gestione del risparmio. Molti risparmiatori non adottano un metodo specifico per accantonare denaro: quasi la metà di chi ha risparmi non ha un piano definito e risparmia senza obiettivi precisi. Solo il 22% fissa degli obiettivi di risparmio e riesce a raggiungerli, mentre il 30% si pone degli obiettivi senza però riuscire a centrarli. Questo dato suggerisce la necessità di una maggiore educazione finanziaria e di strumenti che possano aiutare gli italiani a gestire meglio le proprie finanze.
Infine, la percezione generale del risparmio tra gli italiani è complessa. Mentre una parte significativa della popolazione è consapevole dell’importanza di risparmiare e investire, esiste anche una fetta di popolazione (il 56%) che non riesce a mettere da parte denaro, mentre l’11% non è consapevole della propria situazione di risparmio. Ciò mette in evidenza la necessità di iniziative di sensibilizzazione per migliorare la cultura del risparmio e dell’investimento nel nostro Paese.