
I figli di Leonard Cohen citano in giudizio l'avvocato: una battaglia legale inaspettata
In un contesto di crescente attenzione mediatica legata all’eredità artistica di Leonard Cohen, i suoi figli, Adam e Lorca, hanno avviato un’azione legale contro lo studio legale Ervin Cohen & Jessup di Beverly Hills e il loro ex manager Robert Kory. Questa causa si colloca in un momento cruciale, mentre a Los Angeles, presso Julien’s Auctions, si stanno preparando aste che metteranno in vendita manoscritti, bozze di canzoni e oggetti personali del leggendario musicista e poeta canadese, tra cui un ciondolo contenente una ciocca dei suoi capelli.
Le ragioni della causa legale
La disputa legale si concentra su presunti illeciti commessi da Kory, il manager che avrebbe dovuto supportare Cohen nel suo ritorno ai concerti a partire dal 2008. Questo ritorno era essenziale per recuperare oltre cinque milioni di dollari sottratti da Kelley Lynch, l’ex manager di Cohen. Adam e Lorca sostengono che Kory abbia sfruttato la vulnerabilità del loro padre, falsificando documenti per autoproclamarsi amministratore unico dei beni di Cohen, contravvenendo così alla volontà del loro genitore.
Un’eredità artistica in pericolo
L’azione legale è stata presentata presso la Los Angeles Superior Court e sottolinea la precarietà che molti artisti affrontano quando delegano la gestione delle proprie finanze a manager o avvocati. La situazione di Cohen è emblematicamente critica: nel 2005, dopo decenni di successi, il cantautore si trovò in gravi difficoltà finanziarie a causa della Lynch, che lo aveva derubato di milioni di dollari, lasciandolo con soli 150.000 dollari. Questo crollo finanziario spinse Cohen, all’età di 73 anni, a tornare in tour dopo un lungo periodo di assenza dalle scene.
- Dal 2008 al 2013, Cohen si esibì davanti a oltre due milioni di persone, raccogliendo oltre 85 milioni di dollari.
- Tuttavia, i figli sostengono che gran parte di queste entrate siano state gestite impropriamente da Kory, il quale lo aveva incoraggiato a tornare in tour.
Le aste di Julien’s Auctions
Nel frattempo, il mondo dell’arte e della musica si prepara a un evento significativo: le aste di Julien’s, previste per la fine di febbraio, presenteranno una vasta gamma di oggetti legati a Cohen, tra cui lettere inedite, taccuini, fotografie e disegni erotici. Tra gli oggetti più interessanti c’è il leggendario berretto da pescatore greco, considerato da Cohen un “cappello magico” e fonte d’ispirazione per la sua musica.
Questo berretto, ora offerto all’asta con un prezzo di partenza di tremila dollari, rappresenta non solo un simbolo del genio creativo di Cohen, ma anche un pezzo tangibile della sua eredità artistica. L’asta è organizzata da Anjani Thomas, l’ultima partner di Cohen, insieme ad Aviva Layton, moglie di Irving Layton. Entrambe queste donne hanno legami diretti con la vita e l’opera di Cohen, contribuendo a mantenere vivo il suo ricordo e la sua arte.
Conclusione
In un momento in cui la musica e l’arte di Leonard Cohen continuano a ispirare generazioni di artisti e fan, la battaglia legale dei suoi figli mette in luce le complessità e le sfide che accompagnano l’eredità di un grande artista. Mentre la causa si sviluppa, il pubblico attende con trepidazione non solo l’esito legale, ma anche le opere che verranno messe all’asta, che rappresentano un pezzo di storia della musica e della poesia del XX secolo.