FederlegnoArredo ha recentemente annunciato la sua adesione al patto territoriale per le competenze e l’occupazione nella manifattura del mobile e dell’arredo, un’iniziativa pilota sostenuta dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Monza e della Brianza. Questo progetto affronta una delle sfide più pressanti del settore: il divario tra le competenze richieste dalle imprese e la disponibilità di lavoratori qualificati.
Il territorio della Brianza, noto per la sua tradizione e l’eccellenza nella produzione di mobili di alta qualità, sarà il fulcro di questa iniziativa. Il progetto è concepito per sviluppare percorsi formativi brevi destinati a categorie di utenti fragili, inclusi migranti, disoccupati e donne in condizioni di difficoltà. Attraverso corsi pratici in falegnameria, montaggio di mobili, tappezzeria e cucito, si intende fornire competenze utili per l’ingresso nel mercato del lavoro.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ha espresso entusiasmo per l’iniziativa, affermando: “Siamo orgogliosi di contribuire a un’iniziativa che unisce formazione, occupazione e innovazione sociale”. Feltrin sottolinea che il design non è solo un’arte creativa; vi sono aspetti fondamentali come la manualità e la conoscenza approfondita dei materiali e delle tecniche di produzione che sono essenziali. Il progetto rappresenta un’opportunità per formare nuovi professionisti e valorizzare l’intera filiera del legno-arredo, un vanto del Made in Italy.
FederlegnoArredo avrà un ruolo cruciale nella mappatura dei fabbisogni formativi, attraverso l’organizzazione di quattro focus group che coinvolgeranno aziende e il sistema formativo locale. L’associazione coordinerà anche il collegamento tra le imprese e i percorsi formativi, facilitando l’inserimento lavorativo tramite stage e tirocini. Questo approccio integrato è fondamentale per garantire che la formazione offerta risponda alle reali esigenze del mercato, contribuendo così a un reinserimento efficace e duraturo dei partecipanti.
Il progetto è coordinato dall’Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro di Monza e Brianza (Afol) e coinvolge un ampio partenariato di 16 soggetti, tra cui istituzioni, enti del terzo settore, associazioni di categoria e imprese locali. Insieme, questi attori mirano a sfruttare le opportunità del comparto legno-arredo, sostenendo la competitività delle imprese locali e contribuendo alla creazione di posti di lavoro qualificati.
Un passo importante di questo progetto sarà l’avvio del primo percorso formativo con Artwood Academy, una scuola di alta formazione nel campo del design del legno e della falegnameria contemporanea, fondata nel 2013 da FederlegnoArredo a Lentate sul Seveso, MB. Questo programma si propone di formare almeno 25 persone entro aprile 2026, preparandole a entrare nel mercato del lavoro come:
Affrontare la carenza di lavoratori qualificati è una delle sfide più urgenti per il settore legno-arredo. Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, nel quinquennio 2024-2028 il fabbisogno occupazionale a livello nazionale sarà compreso tra 22.000 e 34.000 unità, con una richiesta di almeno 8.000 lavoratori per le industrie del legno e oltre 25.000 per il comparto del mobile. Un dato significativo è che il 48% delle nuove figure richieste in questo periodo necessiterà di un diploma tecnico-professionale di secondo grado.
In Lombardia, le imprese della filiera legno-arredo sono oltre 8.600, di cui più di 4.600 nel settore dell’arredo (54%) e quasi 4.000 nel legno (46%). Il fatturato totale della filiera raggiunge i 10,8 miliardi di euro, con oltre 53.000 addetti impiegati. La provincia di Monza e Brianza si distingue come leader nella produzione di mobili, con 1.325 aziende e 9.879 addetti, generando un fatturato di circa 2,2 miliardi di euro. Questo territorio rappresenta il 40% del fatturato totale della Lombardia, evidenziando la sua importanza strategica per il settore.
L’adesione di FederlegnoArredo a questo patto territoriale rappresenta un passo significativo per la formazione e l’occupazione nel settore del mobile e dell’arredo. Si configura anche come un esempio di collaborazione tra istituzioni, aziende e soggetti del terzo settore. Questo modello di sinergia potrebbe rivelarsi fondamentale per affrontare le sfide future, garantendo che il settore del legno-arredo continui a prosperare e innovarsi, contribuendo così al prestigio del Made in Italy nel mondo.