Confindustria Nautica: il 2024 sarà l’anno della svolta per la filiera nautica

L’industria nautica italiana sta attraversando un periodo di grande fermento e opportunità, come dimostra il recente consiglio di Confindustria Nautica. Durante questo incontro, il presidente Saverio Cecchi ha evidenziato l’importanza di un impegno costante per lo sviluppo della filiera nautica. I risultati ottenuti nell’ultimo anno hanno ricevuto un crescente riconoscimento da parte delle istituzioni, segnando un passo significativo per il futuro del settore.

Libro Verde e strategia industriale

Uno dei temi principali trattati è stato il “Libro Verde per una nuova strategia di politica industriale per l’Italia”, redatto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Questo documento mira a stimolare un dibattito ampio per costruire una strategia industriale condivisa. La recente consultazione pubblica ha dimostrato l’impegno del governo nel coinvolgere tutti gli attori del settore. La nautica non è solo una fonte di reddito e occupazione, ma rappresenta anche un simbolo della tradizione e della cultura italiana.

Opportunità per il 2024

Cecchi ha sottolineato che il 2024 potrebbe essere un anno di grandi risultati per la nautica italiana, grazie all’ingresso di aziende prestigiose come:

  1. Brunswick Marine (Mercury)
  2. Fincantieri Yachts
  3. Tankoa Yachts
  4. Rossinavi

Queste imprese, con sedi in Lombardia, Liguria, Toscana, Campania e Marche, sono fondamentali per rafforzare il tessuto industriale della filiera nautica, portando innovazione e know-how.

Riforme e gestione dei porti

Un altro argomento cruciale è stato il ddl Valorizzazione della risorsa mare, che prevede riforme per semplificare e sburocratizzare il settore del diporto. Confindustria Nautica sta lavorando per rendere più competitiva la bandiera italiana e per facilitare la vita dei diportisti. Le nuove normative, frutto delle proposte tecniche dell’associazione, si integrano con il regolamento di attuazione del Codice della nautica, creando un ambiente favorevole per gli operatori del settore.

Inoltre, è stato istituito un tavolo tecnico presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per affrontare la gestione dei porti turistici, in particolare riguardo alla rimozione degli accumuli di sedimenti. Questo problema, causato da correnti e maree, è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza dei servizi portuali.

Conclusione

In sintesi, l’impegno di Confindustria Nautica per il 2024 è chiaro: continuare a lavorare a tutto campo per sostenere e sviluppare la filiera nautica. Con un quadro normativo in evoluzione e il supporto delle istituzioni, il settore è pronto a cogliere le opportunità future. La professionalità degli operatori, unita a una strategia industriale ben definita, promette risultati straordinari nei prossimi anni. Il futuro della nautica italiana si prospetta ricco di sfide e opportunità, pronte per essere sfruttate.

Clara Giuli

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