Se desideri mettere in sicurezza la casa, è possibile accedere ai Bonus Sicurezza e Allarme; questi i requisiti per la domanda
Tra i bonus erogati a livello statale, quelli per la ristrutturazione si configurano come incentivi fiscali studiati per facilitare i cittadini che desiderano rinnovare o migliorare le proprie abitazioni.
Tra le tipologie più conosciute figura il bonus casa, che detrae fino al 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, con un limite di spesa variabile in base al tipo di intervento effettuato.
Il suddetto bonus include altresì interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, come ad esempio l’installazione di impianti antifurto o il rifacimento degli impianti elettrici.
Tali bonus si applicano a lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, e possono essere fruiti per dieci anni attraverso una detrazione Irpef.
Come funziona il bonus sicurezza
Alla luce di quanto introdotto, è recente la conferma del bonus sicurezza per il 2025, sebbene siano state introdotte alcune modifiche significative, specialmente per le seconde case. Come già sottolineato, rappresenta una misura con la quale recuperare una parte della spesa sostenuta per l’installazione di dispositivi e sistemi di protezione antifurto, aggressioni e altri rischi. Tra gli interventi inclusi nell’agevolazione si possono elencare l’installazione di impianti di allarme, grate alle finestre, porte blindate, sistemi di videosorveglianza, rilevatori di fumo e incendi, nonché misure preventive contro atti illeciti.
Un ulteriore cambiamento rilevante riguarda la possibilità di fruire della detrazione esclusivamente sotto forma di sconto sulle imposte, escludendo dunque la cessione del credito o lo sconto in fattura, come era possibile in precedenza. La detrazione avverrà in dieci rate annuali, sempre nel rispetto del limite dell’imposta dovuta del beneficiario e solo se le spese sono sostenute secondo la normativa fiscale vigente, mediante pagamento con bonifico.
Quali spese sono ammesse
Il bonus sicurezza rientra inoltre nel pacchetto delle agevolazioni per la ristrutturazione edilizia. Pertanto, sebbene l’aliquota di detrazione per le seconde case sia stata ridotta, i possessori di una prima casa possono continuare a usufruire del bonus fino al 50% per le spese sostenute fino alla fine di quest’anno, con successive riduzioni. Tra le spese ammissibili per il bonus vi sono anche quelle relative alla progettazione, ai sopralluoghi e alle perizie.
Il bonus sicurezza, infatti, comprende non solo i materiali per la protezione, ma anche tutti i costi accessori correlati alla messa in sicurezza dell’immobile. Nel caso di lavori eseguiti da familiari conviventi del proprietario dell’immobile, questi ultimi possono comunque usufruire della detrazione, purché siano rispettate le condizioni stabilite dalla normativa vigente.