Chanel: 110 anni di eleganza tra tweed e colori vibranti

Il mondo della moda è in fermento per l’arrivo del nuovo direttore creativo di Chanel, Matthieu Blazy, la cui prima collezione sarà presentata a ottobre. Prima di questo atteso evento, però, il marchio ha celebrato un anniversario significativo: i 110 anni dalla prima sfilata di alta moda realizzata da Gabrielle Chanel nel 1915. Questa celebrazione si è svolta a Parigi, nel prestigioso Palais Galliera, che ha riaperto le sue porte per accogliere la maison durante la presentazione della nuova collezione di haute couture per la Primavera/Estate.

Per l’occasione, è stato realizzato un video in anteprima, diretto da Thierry Demaizière e Alban Teurlai, che ha offerto uno sguardo esclusivo sull’artigianato di alta qualità che caratterizza la nuova collezione. Questo cortometraggio, disponibile sul sito ufficiale di Chanel, ha incluso interviste a clienti celebri e ambasciatrici del marchio, come Vanessa Paradis e Marion Cotillard, che hanno condiviso le loro esperienze e il loro legame speciale con il brand, conferendo un ulteriore strato di significato alla sfilata.

La scenografia e gli ospiti d’onore

La scenografia della sfilata è stata curata dal designer Willo Perron, il quale ha creato due rampe bianche a forma di doppia C, suggerendo un percorso simile al simbolo dell’infinito. Questo design simboleggia l’eterna influenza e il mito di Chanel nella moda. Tra gli ospiti d’onore, la principessa Charlotte Casiraghi ha catturato l’attenzione in prima fila, indossando un elegante tailleur Chanel, con capelli raccolti e un trucco naturale che rifletteva l’essenza del marchio.

Una palette di colori audace

La collezione ha messo in evidenza un uso audace del colore, recuperando la tradizione di Gabrielle Chanel, famosa per aver reso il nero un colore iconico attraverso i suoi tubini, ma sempre aperta a una vasta gamma di tonalità. La palette di quest’anno è stata particolarmente ricca e varia, spaziando da:

  1. Pastelli delicati
  2. Tonalità vivaci come rosso, viola, giallo, blu navy e rosa acceso
  3. Classici bianco, nero e beige

Questa varietà di colori ha permesso di rinnovare tessuti iconici come il tweed, il georgette e il voile, materiali storicamente utilizzati dalla maison.

Innovazione e tradizione in passerella

In passerella, i capi si sono trasformati in opere d’arte indossabili. Le giacche corte e gli shorts tipici dei tailleur Chanel sono stati reinterpretati in chiave contemporanea, mentre le gonne con balze e i dettagli come ruches hanno aggiunto un tocco di freschezza e gioventù. Tra le proposte più innovative, si sono distinti:

  • Abiti double, realizzati con metà in tweed e metà in tulle leggerissimo
  • Mini dress di tweed, caratterizzati da spalle rigide e silhouette a palloncino
  • Sovraspalle di pelliccia, che aggiungono lusso e originalità

Fiori di stoffa, come le maxi rose, hanno impreziosito gli abiti, evidenziando il legame tra la moda e la natura, una costante nell’estetica di Chanel.

Non sono mancati abiti fluidi e impalpabili, arricchiti da ricami di piume che adornavano corsetti di tulle e pizzo leggero, mettendo in risalto la sensualità e l’eleganza, elementi fondamentali della filosofia di Chanel. Come da tradizione, la sfilata si è conclusa con l’ingresso della sposa, simbolo di purezza e bellezza. In questo caso, la sposa ha indossato un mini abito leggero con gonna plissettata e lungo strascico, abbinato a una giacca corta ornata da un fiocco, completato da un cappellino floreale e un lungo velo.

Questa sfilata di haute couture non solo ha celebrato un importante anniversario, ma ha anche segnato un momento di transizione per Chanel, con l’arrivo di nuove idee e visioni creative. Mentre il marchio continua a evolversi, rimane saldamente ancorato alle sue radici, mantenendo viva l’eredità di Gabrielle Chanel, una pioniera che ha rivoluzionato il concetto di moda, rendendola accessibile e senza tempo. Con l’uscita della nuova collezione di Matthieu Blazy all’orizzonte, il futuro di Chanel appare luminoso e promettente.

Carlo Mancini

Giornalista appassionato e curioso, Carlo Mancini si dedica a esplorare le sfide e le opportunità del mondo contemporaneo. Con un occhio attento agli sviluppi di cronaca e attualità, Carlo porta nel suo lavoro un mix di rigore investigativo e narrazione coinvolgente. La sua carriera è caratterizzata da una costante ricerca della verità, che lo ha portato a coprire eventi significativi sia a livello locale che internazionale. Con una laurea in Scienze della Comunicazione e anni di esperienza nel settore, Carlo si distingue per la sua capacità di analizzare temi complessi e presentarli in modo chiaro e accessibile. È un sostenitore della trasparenza e dell'etica nel giornalismo, e crede fermamente nel potere delle parole per influenzare il cambiamento sociale. Quando non è impegnato a scrivere articoli o a seguire conferenze stampa, Carlo ama immergersi nella lettura e nella fotografia, sempre alla ricerca di nuove prospettive da condividere con i suoi lettori.

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