Btp Più: tutto quello che devi sapere sul collocamento di oggi
Oggi, lunedì 17 febbraio 2024, inizia ufficialmente il collocamento dei Btp Più, una nuova opportunità pensata per i piccoli risparmiatori che cercano un investimento a medio-lungo termine. Questo titolo, appartenente alla famiglia del Btp Valore, offre un’opzione di rimborso anticipato del capitale dopo quattro anni. La finestra di collocamento rimarrà aperta fino a venerdì 21 febbraio (alle ore 13), salvo chiusura anticipata, quindi è importante considerare attentamente questa opportunità.
Il Ministero dell’Economia ha comunicato il tasso minimo garantito per il Btp Più, fissato al 2,80% per i primi quattro anni. Successivamente, dal quinto all’ottavo anno, il tasso aumenterà al 3,60%. Questi rendimenti sono particolarmente interessanti per i risparmiatori, poiché consentono una pianificazione migliore degli investimenti. Al termine del collocamento, saranno resi noti i tassi cedolari definitivi, che potrebbero essere confermati o, in alcuni casi, rivisti al rialzo in base alle condizioni di mercato il giorno della chiusura dell’emissione.
Investire in Btp Più significa anche considerare le cedole nominali, che vengono pagate trimestralmente. La scadenza è fissata a 8 anni, con l’opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno. Questa opzione consente di recuperare l’intero capitale investito o una sua quota, disponibile in una finestra temporale specifica dal 29 gennaio al 16 febbraio 2029. È fondamentale notare che tale opzione è riservata solo a chi acquista il titolo durante il periodo di collocamento.
In termini pratici, ecco come si presentano i rendimenti:
Considerando la tassazione attualmente in vigore, il rendimento netto totale, mantenendo i titoli fino alla scadenza, ammonterebbe a 2.240 euro.
I Btp Più possono essere acquistati tramite home banking o recandosi presso la propria banca o ufficio postale. Il titolo sarà collocato sulla piattaforma MOT di Borsa Italiana al prezzo di emissione pari a 100, senza vincoli né commissioni. Tuttavia, le condizioni offerte dalla propria banca per la tenuta del conto e per eventuali altri servizi restano valide.
È importante per i risparmiatori considerare che, come per tutti i titoli di Stato, è prevista una tassazione agevolata al 12,5%. Questa percentuale è significativamente più bassa rispetto alla tassazione al 26% applicata ad altri rendimenti. Inoltre, i Btp Più sono esenti dalle imposte di successione e non entrano nel calcolo dell’ISEE fino a un limite massimo di 50.000 euro complessivi. Il Tesoro ha garantito di soddisfare interamente ogni domanda di acquisto da parte della clientela retail, senza massimali previsti, con un investimento minimo di 1.000 euro.
Recentemente, il sito Facile.it ha condotto simulazioni per confrontare i possibili rendimenti del Btp Più con quelli dei conti deposito. I risultati mostrano che, nel breve periodo, i conti deposito offrono maggiore flessibilità e potenzialmente rendimenti più elevati. Ad esempio:
Tuttavia, se si considera un investimento a lungo termine, i Btp Più potrebbero rivelarsi più vantaggiosi. In uno scenario di investimento a 4 anni, il guadagno netto con il Btp Più salirebbe a 1.104 euro, mentre per un conto deposito vincolato, con un tasso lordo annuo del 3,70%, il rendimento netto si fermerebbe a 1.015 euro. Inoltre, il Btp Più prevede una cedola trimestrale, mentre nel caso di un conto deposito, la cedola viene liquidata solo alla scadenza.
In sintesi, il Btp Più si presenta come un’opzione interessante per chi desidera investire in un titolo di Stato con un buon rendimento a lungo termine. Tuttavia, è fondamentale valutare le alternative disponibili, come i conti deposito, in base alle proprie esigenze di liquidità e rendimento.