
Bologna ospita il primo congresso delle donne in STEM 2025
Il 2025 ha visto l’inaugurazione di un evento di grande rilevanza: il Stem Women Congress, che si è svolto a Bologna, una città storicamente riconosciuta come un centro di eccellenza culturale e scientifica. Questo congresso ha registrato un sold out, segno dell’interesse crescente per le tematiche legate alla parità di genere nelle scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM). Organizzato in collaborazione con la Fondazione Golinelli e Rete CapoD, l’evento ha avuto come obiettivo principale quello di mettere in luce le sfide e le opportunità per le donne nel campo STEM, un settore in cui il divario di genere è ancora marcato in Italia e nel resto d’Europa.
La direzione scientifica dell’evento è stata affidata a Daniela Piccinini, che ha guidato la giornata con competenza e passione. Serena Dandini, nota conduttrice e autrice, ha aperto l’evento con un’energia contagiosa, dando spazio a voci eccezionali che hanno tracciato il percorso verso un futuro più equo. Il titolo dell’evento, “Un nuovo genere di futuro”, ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo per raggiungere la parità di genere nelle professioni STEM.
Sessioni tematiche e relatori di spicco
La mattinata è stata articolata in due sessioni tematiche. La prima, dedicata ai pregiudizi di genere e alla conoscenza, ha visto la partecipazione di esperti del calibro di:
- Amalia Ercoli Finzi, professoressa al Politecnico di Milano
- Elsa Fornero, economista di spicco
Queste relatrici hanno analizzato come le scelte educative nelle scuole secondarie possano influenzare il futuro professionale delle giovani donne. La seconda sessione, intitolata “Passione e perseveranza”, ha messo in risalto storie ispiratrici di donne che hanno fatto la differenza nei loro campi, come:
- Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano
- Marica Branchesi, astrofisica riconosciuta a livello internazionale
Un momento toccante è stato quello dedicato alla giovane Maria Di Mauro, studentessa di ingegneria aerospaziale all’Università Federico II di Napoli e Alfiere del Lavoro 2024, la quale ha condiviso la sua esperienza e le sue aspirazioni. Le sue parole hanno risuonato con potenza, evidenziando le sfide che le giovani donne affrontano nel perseguire carriere in ambiti storicamente dominati dagli uomini.
Interazione con il pubblico e il ruolo degli studenti
Un elemento distintivo di questo congresso è stato l’interazione con il pubblico, in particolare con gli studenti delle scuole. Un nutrito gruppo di giovani, provenienti dall’Emilia-Romagna, noto per la sua eccellenza nel campo STEM, ha partecipato attivamente alle attività proposte. Tra queste, la creazione di una tag cloud di parole rappresentative della parità di genere e un gioco di selfie ispirato alla Sala delle donne del Parlamento, che ha permesso ai partecipanti di riflettere sulla loro presenza in un futuro inclusivo.
Le parole più votate dagli studenti, come “determinazione”, “cultura” e “solidarietà”, hanno evidenziato la necessità di un cambiamento culturale profondo e duraturo. Le relatrici hanno sottolineato l’importanza della “passione” e del “coraggio” nel perseguire i propri sogni. Antonio Danieli, vicepresidente e direttore generale della Fondazione Golinelli, ha rimarcato l’importanza di creare connessioni tra istituzioni, scuole e aziende, evidenziando come l’Emilia-Romagna rappresenti un ecosistema in grado di generare innovazione, nonostante il persistere del divario di genere nelle discipline STEM.
Verso un futuro inclusivo
Lucia Ghirardini, presidente di Rete CapoD, ha aggiunto che il ruolo centrale della scuola è fondamentale per cambiare il futuro, sottolineando l’importanza di affrontare pregiudizi e stereotipi fin dall’infanzia. La giornata ha dimostrato come le alleanze tra i diversi attori della società possano contribuire a un cambiamento culturale significativo e duraturo.
Morena Rossi, responsabile dei contenuti del Stem Women Congress Italia, ha evidenziato il potere trasformativo dell’ascolto di storie vere, sottolineando la necessità di modelli di riferimento che possano ispirare le nuove generazioni. L’evento ha offerto un’importante opportunità per nutrire discussioni su diversità, inclusività ed equità, elementi essenziali per un futuro in cui le donne possano occupare il posto che meritano nelle professioni STEM.
Il Stem Women Congress, nato in Spagna e portato in Italia da Orange Media e Women at Business, ha debuttato nel nostro Paese lo scorso anno, coinvolgendo una vasta gamma di attori, dalle aziende agli studenti. Il congresso culminerà il 15 ottobre a Milano, presso Palazzo Castiglioni, dopo la tappa bolognese e una successiva in programma a Roma il 30 maggio, focalizzata sulle competenze richieste dal mercato del lavoro. Con eventi come questi, si gettano le basi per un futuro in cui la parità di genere non sia solo un obiettivo, ma una realtà concreta e raggiunta.